Nel bar anonimo di Monteverde
la pensionata con la slot machine
sembra che stia guidando un’astronave
poi si avvicina per parlarmi di Matisse
le vecchiette tutto intorno
consumano ore, ore e gratta e vinci
prendono strade così impervie, le speranze
le nostre sono alimentate dalla rete elettrica
che ogni tre e quattro salta
ma che importa
salgo sulla mia bici artritica
e canto una canzone triste a squarciagola
la qualità è che qui nessuno ascolta
forse però è il difetto, non ricordo.
E il filosofo sul tram parla con il suo cane
dice guarda questi sempre attaccati al telefono
sempre attaccati ai soldi
sempre attaccati a tutte queste stronzate
ti odiano tutti qui dentro, filosofo.
Tutti ti guardano e nessuno ascolta
a me vien voglia solo di augurarti
un posto caldo per dormire e sogni d’oro.