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Cerco un ragazzo che si chiama Charles

Ero seduta a una panchina alla stazione

e lui cercava il cuore

Per dirmi je vous ai trouvée jolie

ho finto di guardare il cellulare

perché di solito si fa così

Quando ho capito che non era un animale

Era già lontano, imbarazzato e triste

Resta la voglia di berci un caffè

anche se è troppo giovane per me

Cerco un ragazzo che si chiama Charles

 

Cerco Selim, se qualcuno lo vede

Che mi pagò il biglietto quando vide che piangevo

Davanti a un controllore che non ci cascava

Lui ha fatto l’insegnante, ma non gli è piaciuto

È un operaio, dans le bâtiment

Selim ci casca, lui, gli dico grazie

E mi vergogno, ma non so come pagare

ma ora lo so e mi voglio sdebitare

però mi accorgo delle cose troppo tardi

Cerco Selim, se qualcuno lo vede

 

Cerco una bimba che si chiama Stella

Mi ha scritto un bigliettino in italiano

Con tenerezza che solo i bambini sanno

Avrei voluto dimostrarle più entusiasmo

Ma ho assecondato il suo perfezionismo

ok, l’ortografia può migliorare

Ma sei perfetta tu, spero ti basti

Con l’acne in faccia e con la macchinetta

Cerco una bimba che si chiama Stella

 

Cerco una donna con le spalle curve

forse è ancora bloccata alla stazione

a inseguire treni che non sa per dove

o forse si è nascosta in bagno per fumare

e per non farsi interrogare sull’amore

o sta frugando in borsa, ed è una scusa

per ignorare un cielo luminoso

 

con un maglione verde, con le labbra secche

cerco una donna che

si chiama me

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  • Delirio Manifesto

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    la poesia non è di chi la scrive, è di chi gli serve (Mario Ruoppolo)

    Poesia, altro vizio solitario (Camillo Sbarbaro) liberetutti

    Nuestros cantares no pueden ser sin pecado un adorno.
    Estamos tocando el fondo. (Gabriel Celaya)

    adesso// mi è onore indifferente// generare rime prodigiose// ciò che mi importa è solo// far dannare alla grande i borghesi. (Vladimir Majakovskij)
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    Fondamentalmente non mi interessa molto la poesia che parla solo di frutta e belle scenografie. Mi interessa la poesia che affronta questioni più ampie, questioni di vita e di morte, ecco, e il problema di come comportarsi a questo mondo, di come andare avanti a dispetto di tutto quello che ci accade. Perché il tempo è poco, e l'acqua si sta alzando. (Raymond Carver)

  • Si soffre di ghurba come si soffre di asma, non c’è cura, e i poeti soffrono ancora di più. La poesia in se stessa è già ghurba. (Murid Al-Barghuthi)