Cerco un ragazzo che si chiama Charles
Ero seduta a una panchina alla stazione
e lui cercava il cuore
Per dirmi je vous ai trouvée jolie
ho finto di guardare il cellulare
perché di solito si fa così
Quando ho capito che non era un animale
Era già lontano, imbarazzato e triste
Resta la voglia di berci un caffè
anche se è troppo giovane per me
Cerco un ragazzo che si chiama Charles
Cerco Selim, se qualcuno lo vede
Che mi pagò il biglietto quando vide che piangevo
Davanti a un controllore che non ci cascava
Lui ha fatto l’insegnante, ma non gli è piaciuto
È un operaio, dans le bâtiment
Selim ci casca, lui, gli dico grazie
E mi vergogno, ma non so come pagare
ma ora lo so e mi voglio sdebitare
però mi accorgo delle cose troppo tardi
Cerco Selim, se qualcuno lo vede
Cerco una bimba che si chiama Stella
Mi ha scritto un bigliettino in italiano
Con tenerezza che solo i bambini sanno
Avrei voluto dimostrarle più entusiasmo
Ma ho assecondato il suo perfezionismo
ok, l’ortografia può migliorare
Ma sei perfetta tu, spero ti basti
Con l’acne in faccia e con la macchinetta
Cerco una bimba che si chiama Stella
Cerco una donna con le spalle curve
forse è ancora bloccata alla stazione
a inseguire treni che non sa per dove
o forse si è nascosta in bagno per fumare
e per non farsi interrogare sull’amore
o sta frugando in borsa, ed è una scusa
per ignorare un cielo luminoso
con un maglione verde, con le labbra secche
cerco una donna che
si chiama me