obliterare

Aspetto senza fretta perché sto bene anche qui

guardo le ragazzine che si fanno i selfie,

una signora si  lamenta del calore

sappiamo entrambe che è una scusa per parlare,

poi si alza il vento della metropolitana

pare una carezza, una brezza marina

la gente esce, pare un fiume in piena

entra di nuovo, una risacca umana,

i neon sono parenti della luna.

 

 

Una voce asettica mi dice quando scendere

 

torno alla luce su una scala mobile

e poi i colori m’invadono gli occhi

anni su anni di graffiti, a strati,

bus arancioni contro il cielo blu

il camioncino dei giocattoli con il megafono

che gracchia la sua nenia incomprensibile

è tutto semplice, ho voglia di ridere.

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  • Delirio Manifesto

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    la poesia non è di chi la scrive, è di chi gli serve (Mario Ruoppolo)

    Poesia, altro vizio solitario (Camillo Sbarbaro) liberetutti

    Nuestros cantares no pueden ser sin pecado un adorno.
    Estamos tocando el fondo. (Gabriel Celaya)

    adesso// mi è onore indifferente// generare rime prodigiose// ciò che mi importa è solo// far dannare alla grande i borghesi. (Vladimir Majakovskij)
    IMG_2408

    Fondamentalmente non mi interessa molto la poesia che parla solo di frutta e belle scenografie. Mi interessa la poesia che affronta questioni più ampie, questioni di vita e di morte, ecco, e il problema di come comportarsi a questo mondo, di come andare avanti a dispetto di tutto quello che ci accade. Perché il tempo è poco, e l'acqua si sta alzando. (Raymond Carver)

  • Si soffre di ghurba come si soffre di asma, non c’è cura, e i poeti soffrono ancora di più. La poesia in se stessa è già ghurba. (Murid Al-Barghuthi)