Annotazioni

Mi trovo nel cesso di un posto per fighetti.

“Fai attenzione arrivo e ti stupro”. Per fortuna ha messo l’avviso, l’anonimo passante munito di enorme pennarello.
Come se non bastasse, profetizza “Attenzione, se ti siedi un cazzo gigante spunterà dalla tazza per incularti”.

Il che rivela anche l’identità del proprietario di tale cazzo, se ci penso.

Per un’imperscrutabile ragione, mi viene in mente un cantante italiano molto radicale, che ha addirittura fatto una canzone in cui afferma velatamente che Salvini è una brutta persona.

Questo non gli impedisce di informarmi che se non voglio farmi scopare in discoteca sarò inculata mio malgrado al mare (n.b. con la scusa della crema solare). E’ radicale, mica è frocio, ecché.

Comunque io al mare ci vado, e da sola, perché sono una femmina libera. Il cantante con la crema non c’è, ma per non farmi sentire sola mi ha mandato un vecchio che si tocca mentre mi guarda da lontano.

Poi dicono che una diventa isterica! Per fortuna ci sono le giornaliste del tg di sinistra. Che scrivono dei bei libri tipo “sposati e sii sottomessa” e “obbedire è meglio”.

E quelli a piazza san Giovanni a dire che la scuola minaccia i loro bambini. Si, perché gli crolla in testa, mica perché gli insegna a farsi le pugnette.

Rivelazione choc: per quello non c’era bisogno della teoria del gender, per quello basta e avanza iupòrn (all’epoca mia era Telecapri, ma comunque).

Per fortuna ci ha pensato il Signore a mandare il temporale ai bigotti. E anche il sole a Ventimiglia, a dirla tutta.

 

 

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  • Delirio Manifesto

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    la poesia non è di chi la scrive, è di chi gli serve (Mario Ruoppolo)

    Poesia, altro vizio solitario (Camillo Sbarbaro) liberetutti

    Nuestros cantares no pueden ser sin pecado un adorno.
    Estamos tocando el fondo. (Gabriel Celaya)

    adesso// mi è onore indifferente// generare rime prodigiose// ciò che mi importa è solo// far dannare alla grande i borghesi. (Vladimir Majakovskij)
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    Fondamentalmente non mi interessa molto la poesia che parla solo di frutta e belle scenografie. Mi interessa la poesia che affronta questioni più ampie, questioni di vita e di morte, ecco, e il problema di come comportarsi a questo mondo, di come andare avanti a dispetto di tutto quello che ci accade. Perché il tempo è poco, e l'acqua si sta alzando. (Raymond Carver)

  • Si soffre di ghurba come si soffre di asma, non c’è cura, e i poeti soffrono ancora di più. La poesia in se stessa è già ghurba. (Murid Al-Barghuthi)