odio
le voci alte
e, di più,
quelle
che tali
si credono
-le voci basse coi
rialzi per le scarpe-
ma io
ne sono parte
ho rotto
silenzi
di un certo valore
per un’ansia stupida
di fare rumore
di labbra che si spaccano
e parole a vanvera
che scappano
amo
il rumore di regole idiote
che s’infrangono
il vento che bussa sui vetri
il suono dell’aria
tagliata a fette
da cose veloci
tutte le volte penso
che più o meno
il pane lo si fa
con gli ingredienti
di cui è fatto pure il cielo.