l’adolescente snob del cazzo

la classe l’ho tradita qualche volta e con piacere

presidio, corteo, cose, sciopero generale

la scuola però non la volevo mai saltare

se non tre volte o due, ma per dovere sociale

 

il tempo libero pensavo

mica è libero davvero

se no non ce ne avremmo così tanto

per rilassarmi, all’alcool, preferivo farmi un pianto

 

una notte umida d’estate non riuscivo più a dormire

accartocciai cento disegni,

con uno schiaffo al muro ammazzai un sacco di sogni

lasciando delle macchie nell’intonaco

 

se tornassero un giorno per miracolo

a ronzare

spero di avere più  coraggio per lasciarli andare

lasciarli vivi e liberi

di pungere e volare

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One Comment

  1. anonimous
    Posted 2013/07/11 at 13:28 | Permalink

    Il folgor de’ begli occhi, el qual m’avampa
    il cor qualor io gli riguardo fiso
    ti aggiungo che, se è vero che, per me (come dico e ridico) è politica tutto,
    a questo mondo, non è poi tutto, invece, la politica: (e questo mi definisce,
    sempre per me, i politici odiosi, e il mio perché:
    amo, così, quella grande
    [politica
    che è viva nei gesti della vita quotidiana, nelle parole quotidiane (come ciao,
    pane, fica, grazie mille): (come quelle che ti trovi graffite dentro i cessi,
    spraiate sopra i muri, tra uno slogan e un altro, abbasso, viva):
    (e poi,
    lo so che non si dice, ma, alla fine, mi sono odiosi e uomini e animali)
    Ma, ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida scorta per avventura tra le petraie d’un greto, esiguo specchio in cui guardi un’ellera i suoi corimbi; e su tutto l’abbraccio di un bianco cielo quieto.

  • Delirio Manifesto

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    la poesia non è di chi la scrive, è di chi gli serve (Mario Ruoppolo)

    Poesia, altro vizio solitario (Camillo Sbarbaro) liberetutti

    Nuestros cantares no pueden ser sin pecado un adorno.
    Estamos tocando el fondo. (Gabriel Celaya)

    adesso// mi è onore indifferente// generare rime prodigiose// ciò che mi importa è solo// far dannare alla grande i borghesi. (Vladimir Majakovskij)
    IMG_2408

    Fondamentalmente non mi interessa molto la poesia che parla solo di frutta e belle scenografie. Mi interessa la poesia che affronta questioni più ampie, questioni di vita e di morte, ecco, e il problema di come comportarsi a questo mondo, di come andare avanti a dispetto di tutto quello che ci accade. Perché il tempo è poco, e l'acqua si sta alzando. (Raymond Carver)

  • Si soffre di ghurba come si soffre di asma, non c’è cura, e i poeti soffrono ancora di più. La poesia in se stessa è già ghurba. (Murid Al-Barghuthi)