Dicembre, andiamo, è tempo di migrare
Inverno porta al pascolo i turisti
la strada è un altro ostacolo da superare
abbiamo gli occhi i nasi i gesti gelidi
penso la vita amara del fazzoletto
fatta di lacrime e moccio soltanto
chi sa perché l’hanno chiamato Tempo.
Noi siamo un poco altrove ci stupiamo
Qui non cresce più niente
né una tenue protesta massmediatica
né un fiorellino brutto di discarica.
mi fai delle domande che tu sai e io no
ti do delle risposte che non ho
sembra la scuola dell’obbligo
quando avevamo i grembiulini uguali
e non mi tremavano mai le mani
ci hanno spiegato come si abortisce
senza spiegarci mai come si nasce
come si cresce
ci hanno spiegato come si ubbidisce
senza mai dirci come si capisce
One Comment
ahia..