Gif – Daily scannerino

Dove ero rimasta:

Che internet mi sembrava come i miei vent’anni. Un campo inesplorato pieno di possibilità. Che i blog sembrava potessero dare voce a chi, come me, una voce, non ce l’aveva.

Che, appena avevo messo un piede sullo spazio pubblico, mi era sembrato come metterlo sulla luna. La blogosfera era come il cielo, come il mare, come lo spazio.

Arrivarono dopo i social. Si mangiarono la blogosfera, il cielo, il mare, lo spazio e noi.

Li lasciammo fare come se il capitalismo fosse uno qualunque dei mondi possibili.

Dove ero rimasta? Più o meno sempre qua. Dalla stessa parte della rete. Con in più una decina d’anni di errori e uno scanner usato.

  • Delirio Manifesto

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    la poesia non è di chi la scrive, è di chi gli serve (Mario Ruoppolo)

    Poesia, altro vizio solitario (Camillo Sbarbaro) liberetutti

    Nuestros cantares no pueden ser sin pecado un adorno.
    Estamos tocando el fondo. (Gabriel Celaya)

    adesso// mi è onore indifferente// generare rime prodigiose// ciò che mi importa è solo// far dannare alla grande i borghesi. (Vladimir Majakovskij)
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    Fondamentalmente non mi interessa molto la poesia che parla solo di frutta e belle scenografie. Mi interessa la poesia che affronta questioni più ampie, questioni di vita e di morte, ecco, e il problema di come comportarsi a questo mondo, di come andare avanti a dispetto di tutto quello che ci accade. Perché il tempo è poco, e l'acqua si sta alzando. (Raymond Carver)

  • Si soffre di ghurba come si soffre di asma, non c’è cura, e i poeti soffrono ancora di più. La poesia in se stessa è già ghurba. (Murid Al-Barghuthi)