Ballata di uno che non mi assomiglia per niente

il dominio dell’uomo sull’altro uomo

e anche su donne animali e altre creature

autrici di bibliografia minore

Maledico

e chi propaga come una necessità fatale

lavoro, casa ed uno stronzo da votare

Maledico

Me stesso

vivo oscurato da una nube tossica

anche nel nome porto un compromesso

Cerco un posto dove fermarmi a metà strada

tra le speranze di una madre ansiosa

e un’utopia concreta ad occidente del Rojava

Non ha famiglia il mio girovagare

le porte dei padroni stanno chiuse

sbarrate, quelle dei maestri d’anarchia.

i miei ideali incidentati sul lavoro

ancora esalano il penultimo respiro:

l’Italia a chi la abita

le strade a chi le vive

la storia a chi la abbatte

i muri a chi li scrive.

La geografia

un giorno

mi darà ragione.

 

 

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  • Delirio Manifesto

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    la poesia non è di chi la scrive, è di chi gli serve (Mario Ruoppolo)

    Poesia, altro vizio solitario (Camillo Sbarbaro) liberetutti

    Nuestros cantares no pueden ser sin pecado un adorno.
    Estamos tocando el fondo. (Gabriel Celaya)

    adesso// mi è onore indifferente// generare rime prodigiose// ciò che mi importa è solo// far dannare alla grande i borghesi. (Vladimir Majakovskij)
    IMG_2408

    Fondamentalmente non mi interessa molto la poesia che parla solo di frutta e belle scenografie. Mi interessa la poesia che affronta questioni più ampie, questioni di vita e di morte, ecco, e il problema di come comportarsi a questo mondo, di come andare avanti a dispetto di tutto quello che ci accade. Perché il tempo è poco, e l'acqua si sta alzando. (Raymond Carver)

  • Si soffre di ghurba come si soffre di asma, non c’è cura, e i poeti soffrono ancora di più. La poesia in se stessa è già ghurba. (Murid Al-Barghuthi)