non mi ricordo cosa ci facessi là
da sola
e poi
siamo caduti
all’improvviso
insieme
tra le rose
mi sei
caduto addosso
tra le ferite aperte
del tuo letto
sfatto
le rose disegnate
sul tuo materasso
e il loro sapore
di polvere
grigio
come
il tuo
comestai
o il mio
benissimo
benissimo
come quando mi dicono
guardi ha sbagliato numero
o rimango nel traffico
siamo rimasti un’ora e mezza
imbottigliati
in due birre di troppo
dopo non mi hai lasciato
neanche il tempo
di decidere
il colore dei tuoi occhi
ti saprei solo dire, adesso
che hanno i riflessi
vaghi della tua televisione
chi ha la tv troppo vicino al letto
non sa le storie della buonanotte
ma che fa?
tu non dovevi avere gli occhi di nessun colore
in particolare
ma non hai mai pensato a come ci si sente
ad essere un ricamo fatto in serie
sotto il lenzuolo di un letto qualunque?
non fa niente
non ti so proprio dire che facessi là
da sola