Non capirò mai le cose che mi stanno sulla testa.
Come funzionano i fili dei treni, dove va l’anima quando siamo su facebook, cosa ci chiede l’Europa, e perché ce lo chiede, se non ci siamo mai iscritti al suo esame.
Se è meglio un meno peggio oggi o la rivoluzione domani.
Se sono vere, forse non importa, le leggende elettorali.
Non ho la stoffa, davvero, dolcezza
del cravattaro sovranazionale
né dell’incravattato da televisione
o del livoroso arringatore digitale.
Sono un guerriero analogico, dolcezza
So perdermi anche senza navigatore
e inventare i nomi ed i segreti delle strade.
Conosco un paio di posti che ti voglio far vedere
da cui si vede tutto l’universo, e anche un po’ di mare
per loro non saremo niente mai, dolcezza
E, fossi in te non mi ci sforzerei.
Dobbiamo essere, dolcezza, essere per noi.